Attraversa Milano con 17 personaggi che ci hanno vissuto
Casa del Manzoni
Scrittore | Da piazza San Babila a via Manzoni | La prima metà del XIX secolo
Alessandro Manzoni (Milano, 1785 – 1873). Tra i maggiori autori della letteratura italiana, Alessandro Manzoni è anche l’esponente più importante del romanticismo italiano. Autore di molte opere, Manzoni vive il rapporto con il suo tempo interpretandone gli ideali e l’impegno morale, sempre teso alla ricerca di una lingua “viva”. Con I Promessi Sposi (iniziato nel 1821 e pubblicato in dispense nella sua forma definitiva, dopo una travagliata vicenda redazionale, tra il 1840 e il 1842) Manzoni rivoluzionò l’intera concezione del romanzo storico. La componente realistica del testo è dominante, ma la grande novità consiste nel continuo alternarsi di racconto e riflessione, al punto da giustificare tanto la definizione di romanzo dei fatti, quanto quella di romanzo delle idee.
Forse Milano è stata davvero tua, Alessandro, in quelle sere domestiche nella casa di via Morone quando i bambini giocavano a mosca cieca nella grande sala rossa ed Enrichetta suonava il pianoforte, sorella maggiore più ancora che madre dei tuoi figli. C’era Luigi Rossari, il tuo compagno di lunghe camminate quotidiane per le strade della città, c’era Giulia, tua madre, figlia di quel Cesare Beccaria che insegnò la civiltà giuridica all’Europa, c’era Giovanni Torti, il “principe di Giava”, poeta pigro, a cui avevi affidato l’istruzione delle tue figlie Cristina e Sofia, c’era Tommaso Grossi, amico fraterno, che viveva affianco al tuo studiolo, al piano terra di casa tua, nell’ isola di Giava, paradiso dei perdigiorno, dei “giavan”, a te così…
La famiglia Manzoni [1825-1827]. Disegno a matita e pastelli di Ernesta Bisi, (proprietà Biblioteca Braidense)
Lo studio di Alessandro Manzoni
Giulia Beccaria con il piccolo Alessandro. Quadro ad olio, attribuito ad Andrea Appiani (Collezione privata)
Alessandro Manzoni a diciassette anni Disegno a matita di Gaudenzio Bordiga (proprietà Biblioteca Braidense)
La monaca di Monza. Acquerello su carta di Tranquillo Cremona
A Francesco Lomonaco. Sonetto per la vita di Dante
La facciata decorata in cotto, Casa del Manzoni