Il Verziere

I mercati di commestibili a Milano sono parecchi. Ma io mi limito al classico Verziere. Il Verziere ha tre grandi centri. Il corso di Porta Vittoria. Il Verziere propriamente detto. E la piazza di Santo Stefano. Sul corso di Porta Vittoria si scarica, si sciorina e di fa lo spaccio all’ingrosso delle verdure più che della frutta. Sulla piazza della colonna si vende frutta e verdura al dettaglio. Su quella di Santo Stefano c’è lo spaccio delle carni, della selvaggina quadrupede e bipede. Poi vi sono i pesci d’acqua dolce e di acqua salsa, i frutti di mare, le ostriche, i tartufi e i funghi.

È impossibile farsi un’idea precisa di ciò che è il Verziere all’alba se non lo si è veduto […] punto più fervido di vita e di lavoro preparatorio, punto che si rinnova ogni santo giorno della settimana, tranne che al lunedì. Le operazioni cominciano d’estate verso le due e mezza antimeridiane, d’inverno verso le cinque. Cessati i canti nelle vie e le scope nelle osterie, rincasati quei reduci dai teatri, dai clubs, dai caffè, che abitano della parti di porta Vittoria, succede nei tre mercati un’ora di solenne silenzio e di quiete profonda fin quando si cominciano a udire da lontano i rumori dei primi carri di ortolani, che arrivano carichi delle loro verdure. Lo spettacolo affaccendato, arruffato, febbrile che offrono allora tanto la piazza quanto il corso di Porta Vittoria, prima che tutte quelle montagne di cavoli, di carote, di sedani, di lattughe e di carciofi siano messi a posto e vadano scemando a poco a poco e a spargersi nella intera città, è davvero caratteristico. Si dicono più interiezioni e bestemmie e parole poco parlamentari dalle quattro alle sette nei tre mercati che non in tutte le altre ore della giornata nel resto della città. Ad ogni momento, qualche ortolano col suo carro è obbligato di dar sulla voce a chi non si accorge che il cavallo od il ciuco sta per andargli addosso col muso. Un ombrellone si rovescia; una banca urtata si sfascia, i mucchi di rape e di cavoli crollano e cadono. Le imprecazioni vanno al cielo; il villano si risente, mostra i pugni, risponde e passa via grugnendo.

 

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