Il ventre di Milano

Nel 1888 viene pubblicato a Milano dall’Editore Aliprandi Il ventre di Milano. Fisiologia della capitale morale. Dedicato a Milano e scritto da una «società di letterati» tra i quali figurano Cletto Arrighi, principe della Scapigliatura, Francesco Giarelli, Ferdinando Fontana e Aldo Barilli, il libro intende proporre una narrazione cittadina più profonda e in certo senso più vera sia rispetto a quella trionfalistica proposta dalla pubblicistica legata all’Esposizione universale del 1881, che a quella di segno opposto, tra indagine sociale nei bassifondi e compassionevole denuncia, come quella di Paolo Valera. Lo scopo del volume è ricordare che queste due versioni della città sono frutto della medesima corruzione dei costumi che la modernità nella seconda metà dell’Ottocento ha portato come effetto collaterale, parti cioè della stessa complessa realtà. Il risultato è un prezioso ritratto di Milano, ricco di dettagli topografici, linguistici, di costume e sociali, che riescono ancora a restituire l’atmosfera del tempo.

 

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